Maria Cecilia Guerra
  • Home
  • Chi sono
  • Kit Campagna
  • Sostieni
  • Contatti
Home» Varie » Idee a confronto

Idee a confronto

Pubblicato il 4 Febbraio 2013 nella sezione Varie

Leggi e commenta le idee inviate a Maria Cecilia Guerra per migliorare il nostro Paese

E se anche tu hai un’idea di tema politico, economico o sociale che credi possa meritare di essere portata all’attenzione pubblica grazie all’impegno di Maria Cecilia Guerra, mandala senza esitare attraverso questa pagina.

17/06/2013
Da: Enzo
Oggetto:
strutturare il futuro – rapporti permanenti tra insegnamenti universitari e progettualità territoriale

Ogni progetto finanziato pubblicamente (Fondo europeo) deve contenere una quota di almeno 1% da destinare a stage di giovani studenti universitari che possano applicare  il loro apprendimento nella tematica del progetto.
In sostanza le Regioni sono tenute, prima dell’avvio del progetto approvato, a comunicarne i contenuti alle facoltà del territorio ove si svolge lo stesso. In tempi brevi pongono a bando l’adesione ad uno stage (i cui ospitati sarebbero i giovani, ospitante il progetto e promotore la facoltà ). Il relativo progetto formativo deve integrare  uno o più elementi essenziali del progetto con l’ insegnamento per il quale i giovani sono coinvolti (ottimale il gruppo d’insegnamento in sesione d’esami con tirocinio svolto con i partner di progetto e prova finale in sede di progetto ). Durante l’esperienza i giovani percepiscono una borsa stage finanziata con la quota citata in premessa.

04/05/2013
Da: Marisa
Oggetto: nuovo isee

Sarebbe opportuno che nel nuovo calcolo ISEE si potesse scaricare lo stipendio della badante regolarmente assunta per badare a 2 anziani non autosufficienti.

03/05/2013
Da: Carla
Oggetto: proposta legge sul lavoro

Bisogna innanzitutto ridurre il costo del lavoro, per aumentare la concorrenzialita’ delle nostre imprese, ma siccome non ci sono fondi per ridurlo a tutti bisogna:
– detassare completamente le nuove assunzioni per almeno un anno e per i due anni successivi con una tassazione a scaglioni, questo darebbe slancio alle attività che nonostante la crisi sono in grado di espandersi (si ridurrebbero i sussidi di disoccupazione)
– ridurre del 50% le tassazioni sul primo dipendente già assunto ed 1 dipendente ogni 10 per le societa’ oltre i 10 dipendenti sulla base dei dipendenti in forza non di quelli in cassa integrazione e nessuna nuova assunzione detassata se c’e’ cassa integrazione, questo porterebbe una netta riduzione di costo per le piccole, medie e grandi imprese (si ridurrebbero i sussidi di disoccupazione e la cassa integrazione)

Sulle nuove assunzioni dipendenti e imprese non dovranno pagare irpef, inps, addizionali regionali e comunali o ogni balzello aggiunto ogni anno per recuperare soldi. Se le aziende pagheranno 1000 euro per il dipendente, nel primo anno dovranno arrivare 1000 euro al dipendente. Detassare le nuove assunzioni porterebbe alla regolarizzazione del lavoro in nero, a facilitare le piccolissime imprese senza dipendenti. Ridurre la tassazione del primo dipendente porterebbe benefici alle piccole imprese che sono a rischio chiusura.
I contratti atipici dovranno godere del beneficio della detassazione del 50% 1 ogni 10 se i soggetti saranno assunti dalla stessa azienda e del 100% se assunti presso nuove aziende, non si può pensare di rendere illegali questi contratti dall’oggi al domani senza dare una soluzione, si condannerebbero molte persone a perdere un minimo di reddito in pochi giorni.
I contratti di apprendistato dovranno essere detassati il primo anno come le nuove assunzioni e per i due /quattro anni successivi con una tassazione a scaglioni.
Dovranno essere aumentate le tasse sui contratti a termine (se si vogliono dipendenti mordi e fuggi si devono pagare di più visto che solo loro rischiano di più).
Dovranno essere aumentate le tasse sugli straordinari (devono essere assunte persone nuove non sfruttate quelle che lavorano).
Col tempo si dovrà ridurre la tassazione a tutti i dipendenti.
Per migliorare le cose dovrà essere ridotta almeno del 2% l’imposizione fiscale alle piccolissime imprese familiari e piccoli professionisti (quelle che non utilizzano dipendenti)
Nel giro di pochi mesi verrà messo in circolazione molto denaro sottoforma di stipendi che servirà a comprare beni, servizi, a pagare debiti, i soldi arriveranno alle banche che a questo punto dovranno fare il loro lavoro e ridarlo soprattutto alle famiglie e alle imprese, il denaro arriverà anche allo stato sottoforma di IVA e tasse.

24/03/2013
Da: Marco
Oggetto: certificazione etica d’impresa

Avanzare e stilare, atrraverso gli strumenti della contrattazione territoriale e aziendale, sotto una governance strategica di unioni e comuni, un elenco di parametri “etici” sul mondo del lavoro (ad esempio green economy, trasparenza, elementi qualitativi di conciliazione tempi casa-lavoro, welfare aziendale, maximum scissor tra alti emolumenti e bassi stipendi, ecc….)  da poter utilizzare per proporre un modello di ecomomia distrettuale (il mio rifermimento in questo momento è il distretto della piastrella a sassuolo e dintorni) sostenibile e votato a principi di redistribuzione, equità, giustizia sociale.

Possiblità di attivare una certificazione con tanto di brand per incentivare questo percorso e chi ne faccia uso, oltre che di inserire questi parametri, o alcuni di essi, anche nei bandi  e nelle gare d’appalto  come punti premianti…

Rimando al link del progetto dell’associazione in via di costituzione… ovviamente è solo una carta d’intenti, ma dietro c’è stato molto lavoro
http://greasedistrettoceramico.wordpress.com/manifesto-programmatico/

24/02/2013
Da: Susi
Oggetto: successioni

Io penso che sarebbe possibile re-introdurre l’imposta di successione. Ovviamente con una fascia minima di esenzione che tuteli i piccoli risparmatori da fissare e aggiornare periodicamente.

Seguimi su

social_facebook_box_blue_64 social_twitter_box_blue_64 youtube_icon_64px
Home | Chi sono | Contatti | Privacy e note legali | Cookies law

 

(c) 2013-2019 Maria Cecilia Guerra