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Un ddl per garantire ai cittadini il potere di scegliere i “nuovi” senatori

Pubblicato il 20 Gennaio 2016 nella sezione News, Politica, Senato - Commenti
Un ddl per garantire ai cittadini il potere di scegliere i “nuovi” senatori

24 senatori PD, fra cui Maria Cecilia Guerra, hanno presentato, il 20 gennaio, una proposta di legge per rendere i cittadini italiani attori protagonisti dell’elezione del nuovo Senato della Repubblica: “Norme per l’elezione del Senato”.
Questa proposta si muove nel pieno rispetto del nuovo impianto costituzionale, con la finalità di non ridurre il Senato a un «dopolavoro per consiglieri regionali», ma per rafforzarne la autorevolezza e la legittimazione democratica e territoriale. Come è stato ben ricordato dal primo firmatario della proposta, senatore Fornaro, con questa legge saranno i cittadini ad eleggere i nuovi senatori. I consigli regionali si limiteranno a prendere atto delle scelte degli elettori. Non c’è alcuna possibilità per il consiglio regionale di intervenire o di modificare le indicazioni dei cittadini.
Sarà quindi importante che tutto il Pd e il Governo sostengano questo ddl per completare la cornice attuativa delle riforme

Ed ecco, più in dettaglio, i contenuti della proposta.

Cosa dice la Costituzione riformata
La proposta vuole dare attuazione al nuovo articolo 57 della Costituzione, il quale prevede che i consigli regionali eleggano – con metodo proporzionale – 74 senatori-consiglieri regionali e 21 senatori-sindaci.
Allo stesso tempo, questo articolo, al comma 5, prevede che i consigli regionali eleggano i consiglieri regionali-senatori “in conformità alle scelte espresse dagli elettori” in occasione del rinnovo dei Consigli regionali.
Il comma 6 rimanda a una legge per regolamentare questo procedimento.

Il disegno di legge dà attuazione a queste disposizioni costituzionali
Il Disegno di Legge, in attuazione del citato comma 6, rende compatibile il fatto che la elezione dei 74 membri del nuovo Senato avvenga formalmente da parte dei consigli regionali con il rispetto pieno dell’espressione popolare in occasione delle elezioni regionali, come previsto dal comma 5.
Sulla modalità di elezione del Senato vi è stato, infatti, un lungo confronto parlamentare risolto nella seconda lettura al Senato dall’emendamento della minoranza Pd al comma 5 (che ha disposto che l’elezione dei senatori avvenga “in conformità alle scelte” degli elettori), di cui questo disegno di legge rappresenta una naturale e compiuta applicazione.

Il contenuto della proposta
Il modello proposto è fondamentalmente un sistema uninominale. Il territorio della Regione viene suddiviso in tanti collegi quanti sono i senatori da eleggere: in ogni collegio può essere presentato un solo candidato per ogni lista regionale, sul modello del sistema elettorale del Senato fino al 1992.
Nelle regioni che eleggono un solo consigliere regionale-senatore, il collegio corrisponde all’intero territorio regionale.
Vi è rispetto dell’equilibrio di genere: ogni genere non potrà essere rappresentato nelle candidature per più del 60%
Sulla base delle scelte espresse dagli elettori nel segreto dell’urna si definirà una graduatoria regionale e si attribuiranno – con il sistema proporzionale – i seggi eventualmente spettanti a ogni lista regionale. Successivamente si stilerà la graduatoria interna di ogni lista regionale sulla base dei risultati ottenuti nei collegi (% sulle scelte totali).
Il Consiglio regionale, quindi, eleggerà i senatori-consiglieri prendendo atto dell’espressione degli elettori, senza poterla, però, modificare.
Con questo disegno di legge, dunque, il giorno delle elezioni regionali l’elettore riceverà 2 schede: una per il rinnovo del Consiglio regionale e una per la scelta dei senatori attribuiti alla regione.
I senatori così eletti saranno anche consiglieri regionali e non saranno, invece, dei “nominati” dal Consiglio regionale al suo interno.
Il ruolo di senatore-consigliere regionale – con l’unica eccezione del Presidente della Regione – sarà incompatibile con incarichi di giunta, nell’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e delle Commissioni.
Il disegno di legge prevede anche le modalità di elezione da parte del Consiglio regionale dei 21 senatori-sindaci. Il Consiglio regionale voterà scegliendo tra una terna di nominativi proposta dal Consiglio delle Autonomie Locali di ogni regione.

Il disegno di legge, presentato il 20 gennaio, è stato sottoscritto dai senatori:
FORNARO, BROGLIA, CASSON, CHITI, CORSINI, D’ADDA, DIRINDIN, GATTI, GOTOR, GUERRA, GUERRIERI PALEOTTI, LAI, LO GIUDICE, LO MORO, MANASSERO, MARTINI, MIGLIAVACCA, MUCCHETTI, PEGORER, RICCHIUTI, RUTA, SONEGO, TOCCI, TRONTI.

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